|   				 È  				fondamentale per importanza e si delinea come presupposto ad ogni  				ragionamento il fatto che le figure di riferimento siano  				operatrici. La presenza maschile deve intervenire unicamente su  				indicazione specifica della donna.   				Il  				gruppo ha focalizzato la propria attenzione sull’importanza del  				tema della confidenza, che è stata definita come:   				  				- la conferma di un percorso di  				emancipazione e di auto-consapevolezza   				Il  				gruppo ha sviluppato alcuni aspetti delle tematiche relative al  				concetto di confidenza:   				La  					confidenza nei confronti delle istituzioni è maggiore  					quando i percorsi offerti prendono in considerazione  					l’esperienza della donna come una complessità, in una  					prospettiva globale della donna senza focalizzarsi su singoli  					aspetti   					le  					operatrici possono ricoprire il ruolo di mediatrici tra i  					bisogni delle donne e quelli dell’istituzione   				   				Connesso  				con il tema della confidenza, il gruppo ha approfondito il tema  				della consapevolezza e dell’autostima.   				la  					condizione di grave esclusione sociale tende a causare una  					marcata diminuzione dell’autostima   					il  					passaggio prioritario di ogni servizio rivolto ad un’utenza  					femminile deve essere il supporto al femminile, in modo da  					garantire una crescita della consapevolezza e dell’auto-stima  					della donna   					la  					prevenzione dei fallimenti nei percorsi di reinserimento sociale  					deve considerare i seguenti presupposti:   				   				senza  					un ritorno dell’autostima, ogni percorso è casuale e  					accidentale; inoltre   					in  					caso di fallimento, il servizio (e l’istituzione) non viene  					messo in discussione, condannando così la donna a sopportare  					tutto il peso del fallimento   				   				  				Conseguentemente,  				il gruppo affronta un tema emerso con estrema nettezza durante le  				simulazioni.   				La  				questione del tempo viene individuata come tematica  				centrale per la sua importanza:   				è  					fondamentale per la donna l’avere l’opportunità di  					autogestire la dimensione temporale, e di non essere vittima di  					richieste di “comportamenti attesi”, che rappresentano  					unicamente degli obblighi e non delle aperture di significato   					se  					la donna non ha questa opportunità, le possibilità che  					l’esperienza di aiuto si traduca in emancipazione si riducono  					ad un obbligo e ad una pretesa impersonale   				   				
    				   				Il  				gruppo ha condiviso il tema della riservatezza (privacy), che è  				stata definita come conferma ed attestazione dell'esistenza di  				diritti. Il gruppo ha sviluppato le riflessioni sul tema sia  				nella prospettiva della donna che dell'operatrice.   				  				- nella prospettiva della donna,  				la riservatezza è stata intesa come:   				  				- la garanzia di essere rispettate  				come esseri individuali portatrici di diritti umani e civili   				  				- il diritto ad essere accolte,  				ascoltate e aiutate come singole donne rimanendo al contempo  				nell'anonimato   				  				
    				   				  				nella prospettiva dell'operatrice,  				la riservatezza è stata intesa come:   				  				- avere, percepire e rispondere  				della responsabilità di sviluppare la prevenzione   				  				- sviluppare strategie di rete e  				integrazione, anche in funzione preventiva   				  				- ricordare che anche l'intervento  				di aiuto più onesto è collegata a pratiche di controllo sociale   				  				
    				   				Nel  				corso del confronto collettivo, alcuni contributi specifici sono  				stati condivisi e indicati per la loro importanza:   				  				- a volte, gli sforzi dei  				professionisti non comportano necessariamente il raggiungimento  				degli effetti desiderati   				  				- le risorse sono come le  				fondamenta dell'edificazione dell'intervento di aiuto: a furia di  				assottigliarsi, c'è il rischio del crollo   				  				- gli sforzi e le intuizioni  				individuali nella relazione di aiuto devono trovare un loro  				spazio e una loro dignità all'interno del sistema istituzionale   				  				- se il fallimento viene  				considerato come parte di un processo, l'intero processo può  				diventare più attento ai reali bisogni delle donne e può essere  				più facilmente significato   				  				- gli interventi di aiuto e il  				prendersi cura delle donne deve svilupparsi in senso individuale,  				focalizzandosi al perseguimento dei bisogni della singola donna e  				non al mantenimento di standard sociali   				  				- il vero obiettivo non è offrire  				soluzioni disponibili, ma supportare la donna in un percorso di  				cambiamento centrato sul rispetto della dignità delle scelte  				individuali   				  				- le diverse componenti dei  				percorsi di reinserimento (alloggiativi, sanitaria, legale…)  				sono parti di un approccio integrato e olistico. Non devono mai  				essere considerati risultati o soluzioni.   				  				- sviluppare la relazione di aiuto  				sulla base di un approccio olistico e integrato non significa  				mettere a disposizione cose (appartamenti, servizi di supporto…).  				Significa un processo in cui la donna è presa in considerazione  				per ciò che è, e supportata ad essere ciò che sceglie di  				essere   			 |